giovedì 13 novembre 2025

Reportage di Marica Giurgola

I prati di Kore

Nella giornata del 30 aprile, insieme alla professoressa di Lingua e Cultura Latina e Greca, abbiamo partecipato alla mostra I Prati Di Kore, secondo me ben organizzata dal punto di vista culturale nonché estetico.
Nel cortile del liceo abbiamo incontrato Ivan Fiorillo, che spesso ci accompagna nelle nostre uscite culturali e ovviamente è sempre bello avere una persona tanto acculturata che ad ogni domanda che poniamo sappia rispondere, come la nostra adorata professoressa.
Durante il percorso per arrivare al castello abbiamo parlato dell’esperienza che ci attendeva. Noi siamo sempre pronti ad ascoltare la prof., spinti dal desiderio di conoscere, anche perché siamo una classe molto unita quindi qualsiasi esperienza è bella, perché siamo tutti insieme.
Prima di entrare al museo, ad aspettarci c’era l’addetta per verificare se la nostra entrata fosse autorizzata, e ci ha donato il biglietto che io terrò per ricordo.
Ci siamo poi trattenuti all’esterno, dove la professoressa ci ha spiegato in breve cosa fossero i prati di Kore e perché la mostra si chiamasse così. Ci ha mostrato un suo libro, che conteneva una bellissima poesia scritta in dialetto, incentrata sulla leggenda dei Sette Martiri di Monteleone.
All’interno della mostra, ci siamo immersi nell’antichità e mi sono immedesimata nelle donne greche dell’epoca: esse non vivevano tempi facili, ma tutt’ora stiamo combattendo per i nostri diritti. Noi ragazze, se usciamo di sera, viviamo con la paura di non ritornare più a casa o di ritornare con la vita segnata dalla violenza.
Gli argomenti che mi hanno più colpito sono stati: mito di Kore, leggenda di Diana Recco e monete di Pandina.
Kore era una bellissima ragazza che viveva nell'antica Grecia insieme alla sua mamma, Demetra, la dea del raccolto e della fertilità della terra, e Kore era la sua figlia adorata. Un giorno, mentre Kore stava raccogliendo fiori nel campo, il dio degli inferi, Ade, la vide e se ne innamorò perdutamente. Senza chiedere il permesso a Kore o a sua madre, Ade la rapì e la portò nel suo regno sotterraneo, chiamato il regno dei morti. Demetra era disperata quando scoprì che sua figlia era scomparsa. Iniziò a cercarla ovunque, ma non riuscì a trovarla. Nel frattempo, Kore si trovava nel regno degli inferi, spaventata e confusa. Durante la sua permanenza nel regno degli inferi, assaggiò un po' di melograno, il frutto simbolo dell’amore. Questo gesto la legò in qualche modo al regno di Ade e la rese impossibile da liberare completamente. Tuttavia, grazie all'intervento di Zeus, il re degli dei, si trovò un compromesso: Kore avrebbe trascorso parte dell'anno nel regno degli inferi con Ade e parte dell'anno sulla terra con sua madre, Demetra. Quando Kore tornava sulla terra, la natura si risvegliava e fioriva, portando la primavera. Quando invece doveva tornare nel regno degli inferi, la natura si addormentava e il freddo dell'inverno prendeva il sopravvento.
Questa storia spiega perché ci sono le stagioni e come Kore, diventata poi nota come Persefone, la regina degli inferi, ha un ruolo importante nella vita sulla terra.
In una saletta a parte abbiamo visto la laminetta di Hipponion in formato digitale, a parer mio un reperto interessante per la sua unicità, ma preferisco vederla dal vivo in originale. La laminetta è infatti un oggetto unico, creata circa 2.400 anni fa.
Questa minuscola foglia d’oro è importante perché ci aiuta a capire come le persone dell'antica Hipponion si relazionassero con il mondo dell’aldilà. Le scritte sembrano essere una sorta di promessa all’anima, che spera nell’immortalità.
Questo dimostra quanto fosse importante la religiosità allora. La versione digitale della laminetta ci permette di comprenderla meglio. È come un pezzo del puzzle della storia, che ci aiuta a capire la vita delle persone antiche e le loro credenze.
La giornata si è terminata con il rientro a scuola stanchi ma contenti di aver appreso così tanto in poco tempo.

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