sabato 28 giugno 2025

Sistema bibliotecario vibonese chiuso. Parla Romeo: «Realtà complessa e gravosa. Ma…»

Il sindaco del capoluogo rompe il silenzio sull’attuale situazione dell’importante istituzione culturale cittadina: «Sono determinato nel cercare soluzioni»

Enzo Romeo, sindaco di Vibo Valentia, ha voluto rilasciarci alcune dichiarazioni in merito alla complessa situazione del Sistema bibliotecario vibonese, chiuso dal settembre 2024. Nonostante l’approvazione dei documenti contabili occorsa nel contesto dell’Assemblea dei sindaci nel gennaio 2024, nessuna soluzione stabile è stata poi individuata per garantire il regolare funzionamento della struttura, gravata da un frangente amministrativo e contabile marcatamente precario e debitorio. Appelli, tavoli, mozioni, delibere, lettere: tutto vano, finora. Enzo Romeo, odierno presidente dell’ente, ne traccia con noi le prospettive future, ribadendo il proprio impegno per la salvaguardia del patrimonio culturale e il rilancio del territorio.

Sindaco Romeo, si avvicina il compimento dei primi nove mesi con lei alla guida del Sistema bibliotecario vibonese: prima del suo ingresso in politica, qual era il suo rapporto da cittadino vibonese con tale Ente?

«Come cittadino vibonese, ho sempre avuto un profondo rispetto per il Sistema bibliotecario vibonese. L’ho sempre visto come un faro culturale per la nostra provincia, un luogo dove la conoscenza e la cultura potevano fiorire. Ricordo con affetto gli anni in cui la biblioteca era un punto di riferimento vibrante, un luogo di incontro e apprendimento per tutte le età. Il Festival Leggere&Scrivere, in particolare, era un evento che attendevo con impazienza, un vero e proprio simbolo della vivacità culturale del nostro territorio».

Durante la sua campagna elettorale, come prevedeva di poter agire nel caso di un’elezione a sindaco della città?

«Durante la mia campagna elettorale, ho sempre posto l’attenzione sulla valorizzazione del patrimonio culturale e delle istituzioni che lo custodiscono. Sebbene la situazione specifica del Sistema bibliotecario non fosse pienamente chiara nelle sue attuali criticità, la mia visione era ed è quella di sostenere e potenziare ogni iniziativa vòlta a promuovere la cultura e la conoscenza, consapevole del ruolo fondamentale che le biblioteche rivestono per lo sviluppo di una comunità».

Come si è svolta l’Assemblea dei sindaci che l’ha vista unico candidato ed eletto all’unanimità?

«L’Assemblea dei sindaci che mi ha visto eletto presidente del Sistema bibliotecario è stata un momento di grande responsabilità e condivisione. Il fatto che sia stato l’unico candidato e che abbia ricevuto un’elezione unanime testimonia la volontà collettiva dei sindaci di affrontare con serietà le sfide che ci attendono. Ho percepito da subito un forte desiderio di collaborare per trovare soluzioni concrete, nonostante la gravità della situazione».

Una volta divenuto presidente, quali misure ha cercato di mettere in campo per salvare l’istituzione culturale?

«Appena assunto l’incarico di presidente, mi sono trovato di fronte a una realtà ben più complessa e gravosa di quanto si potesse immaginare. I debiti pregressi e la mancanza di fondi per l’ordinario esercizio (energia, linea telefonica, Internet e soprattutto personale) hanno reso impossibile anche l’utilizzo della sede. Abbiamo immediatamente avviato interlocuzioni con la Regione Calabria, cercando di ottenere un finanziamento che potesse dare respiro all’ente. Purtroppo la massa debitoria preesistente, che vede peraltro la Regione tra i creditori, ha reso e rende estremamente difficile l’ottenimento di tale supporto. Malgrado le difficoltà, non ci siamo arresi e abbiamo lavorato per valutare ogni possibile strada da percorrere».

Ci sono stati momenti in cui ha pensato che non ci fosse proprio nulla da fare per riportare la biblioteca agli sfarzi del passato?

«Sarebbe ipocrita negare che ci siano stati momenti di profonda preoccupazione. La complessità della situazione debitoria e l’impossibilità di garantire persino i servizi essenziali hanno messo a dura prova la nostra determinazione. Tuttavia, la consapevolezza del valore inestimabile del patrimonio librario e multimediale del Sistema bibliotecario, e il forte legame con la storia culturale del nostro territorio, mi hanno sempre spinto a cercare una soluzione».

Ha qualcosa da rimproverare a qualcuno per il triste esito, speriamo momentaneo, della vicenda?

«In questo momento la mia priorità non è quella di cercare colpevoli, ma di trovare soluzioni. La situazione è il risultato di un percorso lungo e complesso, e ritengo più produttivo concentrare le energie sulla ricerca di una via d’uscita. Il mio impegno è rivolto a superare le difficoltà attuali con buon senso, dedizione e attenzione al futuro del patrimonio culturale vibonese».

Esiste un futuro concreto e magari anche prossimo per uno fra i principali centri bibliotecari della regione?

«Assolutamente sì, credo fermamente che esista un futuro per il Sistema bibliotecario vibonese, anche se in una veste diversa e più sostenibile, anche sulla scorta di quanto avviene altrove con questo genere di istituzioni. Ma saprò dire di più dopo l’esito della ormai prossima assemblea con i colleghi sindaci».

Ringraziamo il sindaco Enzo Romeo per aver voluto rompere il silenzio sulla questione, rimasta pressoché intrattata dal momento della sua elezione. La comunità cittadina tutta lo accompagnerà, almeno in spirito, negli sforzi profusi a beneficio della cultura locale e regionale. Forse si potranno ricevere positivi aggiornamenti nei mesi a venire, e non mancheremo di darne prontamente notizia.

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