Il videogamer famoso nell’intera Penisola, ha allenato quattro ragazzi
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Lorenzo Franzé |
Partito per Milano lo scorso venerdì con la discrezione che lo contraddistingue, ha fatto ritorno nella propria città natale con in mano un egregio risultato di vittoria. La scena competitiva italiana lo adora da almeno un decennio, riconoscendolo come il principale allenatore nella sua categoria di riferimento, dopo aver concorso da professionista con i maggiori giocatori europei e mondiali. Un esponente della piazza culturale vibonese (essendo ormai gli e-sport considerati a ragione espressione culturale del nostro tempo) che merita di essere conosciuto e valorizzato.
Chi è Lorenzo Franzé, in arte Sharhy
Il nome d’arte con cui Lorenzo Franzé è arcinoto online è il suggestivo Sharhy, pseudonimo concepito negli anni della scuola dal sapore lontanamente arabeggiante. Ventotto anni alle spalle, lavora in qualità di coach e analyst per il multigaming Hge Esports sul titolo di “Call of Duty”, la più venduta serie di videogiochi. Pur avendo conseguito ragguardevoli traguardi in eventi internazionali, compresa la prima posizione in gare all’ultimo sangue, Lorenzo è laureato in Cinema e spettacolo, dimostrando che lo studio non è necessariamente in contrasto con le passioni totalizzanti. Sono molti i top player italiani a vantare il suo sostegno nelle vesti di trainer, facilitatore di trionfi per le più forti squadre nell’universo del gaming.
Di recente ha ampliato la propria offerta di servizi in favore dei gamer aspiranti al successo, rendendosi disponibile a sedute di accompagnamento per le diverse fasi del gioco con puntuali analisi strategiche delle mosse compiute. Continuamente è subissato di richieste per coaching individuali e di gruppo, e il suo metodo didattico è tutto incentrato sulla focalizzazione degli obiettivi: disciplina costante e miglioramento incessante, sviluppo di una mentalità agonistica e costruzione di una rete di contatti con colleghe e colleghi; “imparare dagli errori e adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche di gioco è ciò che distingue un buon giocatore da un campione”.
Il suo primo libro e l’evento di Milano
Nell’ottobre 2024, esito di una lunga gavetta, ha pubblicato sul Web il libro “Io Gioco al 110%. Guida alle basi e allo sviluppo delle abilità individuali”, pratico manuale che raccoglie le indicazioni fondamentali per distinguersi dalla massa con memorabili performance, insegnamenti affinati in lustri di studio. Chissà quanti ne avranno fatto uso anche in vista dell’ultimo fine settimana, nel qual Multistreak Competitive Esports (community di riferimento per tornei, campionati ed eventi italiani nel settore) ha organizzato una gara che periodicamente si tiene nella capitale meneghina. Sharhy e compagni hanno sfiorato il podio collocandosi al quarto posto e lasciando dietro di sé una dozzina di team avversari.
Là dove il pro player di Vibo Valentia Lorenzo Franzé era solito accomodarsi con cuffie in testa e joystick tra le dita, si è giocata una sfida da una manciata di ore ma dopo mesi e mesi di lunghe preparazioni a distanza. Per lui il passaggio da una parte all’altra del sistema non è avvenuto affatto in maniera traumatica, essendo sempre abituato a far ragionare gli altri sulle decisioni prese in nanosecondi durante le partite. Questioni di fiducia reciproca da promuovere e saldare, così da stimolare l’autonomia decisionale e progredire nella carriera.
Il segreto del mestiere
A rendere Lorenzo “Sharhy” Franzé un vincente è la grave personalità, perché solo chi esibisce carattere e presenza riesce a spiccare in qualsiasi disciplina sportiva. Un’emersione consapevole in chi sfrutta la rete Internet per svagarsi e stringere amicizie, poco invece in chi ne è completamente estraneo. Da oggi sappiamo che questa terra ospita un’eccellenza pure nel campo del videogaming.
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