venerdì 15 agosto 2025

Realtà virtuale e app in chiesa: dalla Calabria un’innovativa proposta di rilancio culturale

Un progetto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria potrebbe fare da apripista verso nuove forme di turismo

Può un progetto culturale di messa in sicurezza trasformarsi in opportunità di valorizzazione turistica? La risposta è affermativa e ci arriva direttamente dal territorio calabrese. Nel centro storico di Gerace si trova la Chiesa di San Giovannello, in stile romanico e romano-orientale, oggetto di un processo di scansione nel contesto del piano Genesis (Gestione del rischio sismico per la valorizzazione turistica dei centri storici del Sud Italia), promosso da più università del Paese. La necessità di proteggere la costruzione dai terremoti non è che il trampolino di lancio per l’implementazione di sistemi innovativi di visita, compresa la fruizione da remoto.


Dalla tutela alla promozione

A illustrare l’iniziativa, con un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of Academic Research Community on Social and Behavioral Science, sono quattro esponenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria: Marinella Arena, Serena Buglisi, Daniele Colistra e Angela Quattrocchi. Il gruppo di ricerca afferente a tale Ateneo è intento a indagare il piccolo comune reggino dall’aspetto medievale, concentrandosi sulla cosiddetta “piazza delle tre chiese”, su cui insistono il complesso monumentale di San Francesco d’Assisi e la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, oltre alla già citata.

Scopo dichiarato non è soltanto «la verifica della sicurezza statica e della vulnerabilità degli edifici», né «l’individuazione di sistemi idonei a migliorare il loro comportamento in caso di sisma», quanto a maggior ragione «la definizione di nuove metodologie per la tutela, la salvaguardia e la conservazione, attraverso l’attivazione di tecnologie utili alla corretta gestione e protezione del patrimonio storico-culturale». Si prevedono per turiste e turisti visite guidate, approfondimenti tematici, accesso diretto alle fonti, realtà virtuale e aumentata. È in questo scenario che si scopre l’indispensabilità di un processo di scansione, senza il quale non si potrebbe associare un sistema di dati a un modello digitale: al fruitore gli elementi architettonici devono “parlare”, lasciando trasparire le informazioni utili alla loro comprensione.


Una chiesa con l’avatar digitale

Scorgerla, nel paesaggio, non è facile. La Chiesa di San Giovannello, dall’eloquente vezzeggiativo, è piccola, spoglia ma austera; obnubilata dalle magnificenze che la attorniano. La scelta delle e dei ricercatori è tuttavia ricaduta su di essa per la sua gravità artistica. Analizzata e rilevata con un Laser scanner, se ne è tratta una composizione a nuvola di punti; una restituzione integrale da intendere alla stregua di un gemello digitale, alter ego della chiesa nel mondo virtuale. Da qui è partita la fase successiva del lavoro: sperimentare al computer potenziali strategie comunicative.

Si è così ipotizzato di proiettare sulle pareti parte dell’apparato iconografico che rivestiva, in via congetturale, l’interno dell’architettura sacra. Fra le proposte, quella di posizionare un sensore di movimento attivabile al passaggio del visitatore, che subito si vedrebbe comparire di fronte l’effigie della o del santo originariamente rappresentato sul muro. Ma l’immaginazione si è spinta ancora oltre. Perché non tracciare sul pavimento una griglia luminosa al fine di esplicitare i moduli matematici utilizzati dai costruttori, come ad esempio l’affascinante rettangolo aureo?


Sul tavolo anche un’app

Al vaglio delle autrici e degli autori, anche un’applicazione scaricabile per apprezzare da cellulare una versione più smart della nuvola di punti. Il Piano strategico del turismo 2017-2022 del Ministero per i Beni e le Attività culturali annovera, in mezzo agli obiettivi, l’attrattività e competitività di turismo e cultura. C’è chi si sta impegnando per raggiungerli.

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