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lunedì 28 ottobre 2019

Giocare con la cultura: “Mamma, papà: portatemi al museo”



I loro sguardi pieni di gioia e ancora avidi di imparare, a fine giornata, ne sono la conferma. Il gioco può essere lo strumento basilare di qualsiasi apprendimento, a scuola come a casa, in oratorio come al museo. Giocare la cultura non vuol dire sminuirla, ma caricarla di significato e senso agli occhi di chi ancora sta crescendo.

Eppure, sono bastate solo due ore, al Gruppo Archeologico Ferrarese, per far respirare il fascino dei reperti superstiti, e l’amore per il nostro passato, alle numerose bambine e bambini giunti apposta con i loro genitori. Domenica 13 ottobre, in tutta Italia, si è svolta F@Mu 2019, la settima edizione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo. Un evento ideato dal portale InternetKids Art Tourism, che da anni si rivolge alle famiglie di tutto il mondo desiderose di visitare le città d’arte nostrane senza lasciare a casa figlie e figli, ma anche a chi abita in queste città sempre più attente nell’offerta rivolta a piccine e piccini. E’ oggi il più grande e importante momento culturale dedicato alle famiglie nel nostro Paese, e quest’anno il tema è stato ‘C’era una volta al Museo’. Di volta in volta, infatti, ci si concentra su aspetti diversi che possano offrire delle visioni insolite alle ricchezze dei musei. L’arte di raccontare storie è stata vissuta in questa giornata speciale al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, dal titolo ‘Museo, raccontami una storia’. Le sale, riempite di vita e passione, hanno ascoltato i mitici racconti che i preziosi reperti dell’etrusca Spina, chiamata “la greca” per l’abbondanza di gente greca che la rendeva il punto di congiunzione tra Oriente e Occidente, ancora oggi sono in grado di narrarci. Tutta l’Iliade può essere ripercorsa grazie ai vasi attici istoriati dagli abili ceramografi, ma molti altri episodi sono raffigurati su quelle che erano le opere d’arte più eccelse del tempo, custodite dalla terra insieme a coloro che in vita le avevano possedute. Come se ai nostri giorni le persone più fortunate si facessero seppellire con un Michelangelo! Una vicenda in particolare, però, ha catturato l’attenzione delle giovani archeologhe e archeologi: le imprese dell’eroe Teseo contro il terribile Minotauro sono rappresentate sulla coppa attica a figure rosse più grande al mondo, non funzionale alla degustazione di vino, quanto all’esibizione delle proprie possibilità economiche. Una storia ascoltata, immaginata, ma anche giocata al termine della visita. Il Salone delle Carte Geografiche ha fatto da scenografia al divertente laboratorio didattico, dove senza distinzione di età sono stati realizzati piccoli e grandi capolavori sul tema della giornata, raccolti in una apposita cartella personale, consegnata a ogni partecipante, e destinata a contenere i lavori che anche nei prossimi eventi verranno realizzati, per culminare finalmente in una inedita esposizione nello stesso museo. ‘I miti del mio Museo Archeologico’ è la scritta che trionfa sulla copertina, e per le bambine e i bambini che si sono sporcati le mani è un trionfo davvero. Hanno giocato tanto nel loro museo, e si sono pure divertiti.

Di fronte a un tale successo, anche la merenda conclusiva, offerta da Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa italiana di consumatrici e consumatori – , è passata in secondo piano. Un po’ d’acqua, qualche biscotto, e poi subito a giocare nella sala interattiva, tra schermi touch screen e telecamere smart!
















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